La sporchia o orobanca è una pianta annuale erbacea, parassita delle fave e anche dei piselli. È tipica dell’antica tradizione culinaria pugliese e si trova nei mercati ortofrutticoli durante il periodo aprile-maggio insieme alle fave novelle. Le piante di questo genere sono alte 50 cm circa, la parte aerea del fusto è eretta, sottile e ramificata o semplice, le infiorescenze sono a forma di spiga o racemo lineare allungato con fiori ben distanziati oppure densamente raggruppati.
La specie più conosciuta è quella delle Orobanche Crenata, conosciuta anche col nome di “Succiamele delle Fave”. Il termine orobanche significa proprio “soffocare legume”, facendo proprio riferimento al carattere parassitario che ha verso la pianta delle fave, che appartiene alla famiglia delle leguminose.
Questa pianta ha un alto contenuto di ferro, fibra, potassio, calcio e tra l’altro è un ottimo depurativo, diuretico, antinfiammiatorio e calmante.
Le orobanche sono commestibili, nonostante il sapore fortemente amarognolo che di solito viene attenuato con diverse bolliture e molti lavaggi.
Prima del suo utilizzo in cucina, la “sporchia” va privata della parte inferiore più dura e legnosa e lavata accuratamente in modo da rimuovere i granelli di terra trattenuta dalla peluria che la ricopre. Per “spurgarla” dal sapore amarognolo che la contraddistingue potete farla bollire per sette minuti circa, per un’adeguata cottura e tenerla in un contenitore per un paio di giorni, con frequenti ricambi d’acqua. Infine, strizzarla delicatamente, per fare in modo che sia eliminata l’acqua trattenuta. I turioni di questa pianta possono essere anche utilizzati per frittate, sformati, insalate, gratinati al forno, come conserva sott’olio e sott’aceto, impanati e fritti o come contorno conditi con aglio fresco, alcune foglioline di menta, sale e olio extravergine d’oliva. Infine, molto buona sulla pizza, tagliata a rondelle.
Ultimo consiglio, molto importante è raccogliere le piante solo se si è sicuri della specie a cui appartengono e lontano da qualsiasi tipo di fonti di inquinamento e contaminazione.
È stata una “gustosa ” e strana sorpresa questa della sporchia. Cercherò di assaggiarla.