Il filetto è un taglio di carne molto pregiato e tenero. Per gustarlo davvero è importante imparare le tecniche più giuste di cottura per evitare di rovinarlo, come ci insegnano molti esperti del settore.
Per una giusta cottura del filetto è possibile utilizzare una padella di ferro che deve essere ben calda e unta con olio o burro. Al momento della rosolatura, si forma, infatti, la leggera crosticina esterna che impedisce agli umori di disperdersi, trattenendoli all’interno per ottenere un risultato finale succoso e gustoso.
Per controllare la cottura della carne è possibile pungere (non molto) il filetto con uno spiedino di legno e noterete, se la cottura è ancora al sangue, fuoriuscire una goccia, ma via via che la cottura procede, il colore del liquido che esce si farà sempre più chiaro.
Altri metodi di cottura indicati per questo pregiato taglio di carne sono: al forno, griglia o in pentola, cotto con ingredienti leggeri e di qualità per esaltare e non contrastare il suo sapore.
Sia che optiate per una cottura del filetto di manzo al forno, padella, pentola o alla griglia esistono alcuni nomi specifici che sono utilizzati per identificare le diverse fasi di cottura della carne.
Prendendo come riferimento una bistecca di filetto di manzo spessa 3 cm la cottura può essere classificata in questi modi:
• molto al sangue (rare, blue) cottura di 2 minuti per lato. La temperatura interna della carne deve essere di 45°C, sangue al centro di colore rosso scuro,
• al sangue (medium-rare, saignant) cottura di 3 minuti e 30 secondi per lato. Con questa cottura il sangue che fuoriesce sarà di colore rosso vivo e la temperatura interna di 50°C,
• medio o metà (medium, au point) cottura di 4 minuti e 30 secondi per lato. Noterete che dall’interno escono gocce di sangue di colore rosa e la temperatura interna di 60°C,
• ben cotto (well done, bien cuit) cottura di 5 minuti e 30 secondi per lato. La temperatura interna della carne deve essere di 70°C circa e il liquido che fuoriesce limpido.
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