Nigauri significa lettelarmente melone amaro o zucca amara, oppure si chiama goya, nel dialetto delle isole di Okinawa in Giappone. È un ortaggio tropicale, diffuso in buona parte del sud-est asiatico e ad Okinawa, sopratutto nel periodo di giugno-agosto. È verde, dura e la sua forma ricorda quella di una zucchina o un cetriolo con molte protuberanze.
Al gusto è amarognolo ed è ricco di vitamina C e sali minerali. La vitamina C contenuta nella zucca amara è quattro volte quella del limone e del cavolo. Aiuta a recuperare dalla fatica e migliora l’assorbimento del ferro.
Le varietà di melone amaro vanno dai 20 cm a 80 cm. In Giappone, la zucca amara coltivata nel Sud Kyushu ha una forma allungata e quella coltivata ad Okinawa ha una pelle spessa e meno amara. È una varietà comunemente distribuita in Giappone, e la sua lunghezza dei frutti è di circa 25 cm.
Ampiamente conosciuto come ingrediente nella cucina di Okinawa, è ora ben affermato come ingrediente quotidiano in tutto il Giappone e viene applicato a piatti come cibi saltati in padella, insalate, cibi fritti e cibi piccanti o che prevedono l’aggiunta di uova.
Fondamentalmente i frutti appena raccolti si consumano il prima possibile, ma quando desiderate conservare un frutto intero, ponetelo in frigorifero per massimo 3 giorni.
A differenza ad esempio dei pomodori, dove la “maturità” è benvenuta, la zucca amara è meglio mangiarla quando è immatura.
Quando è completamente matura, il colore verde della zucca amara diventa giallo, i semi spuntano e l’amarezza diventa ancora più forte.
Circa il 95% degli ingredienti della zucca amara sono acqua.
Non contiene quasi proteine e grassi, quindi è un alimento a basso contenuto energetico.
Energia: 17kcal ogni 100 grammi.
2 Gennaio
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