Le pettole (pittule) sono un tradizionale antipasto della cucina pugliese. In passato le pettole si preparavano per varie ricorrenze, ad esempio: San Martino (11 Novembre) ovvero il giorno in cui si festeggia l’arrivo del vino nuovo, la Vigilia dell’Immacolata, perchè considerate un piatto magro. Ai giorni nostri, invece, sono preparate anche durante tutto l’anno per essere servite, solitamente, come antipasto.
La loro preparazione è davvero molto semplice, il segreto è tutto nell’impasto che dovrà risultare molto morbido e ben lievitato. L’origine di questo ricetta è purtroppo sconosciuta, come spesso avviene per le ricette tramandate di famiglia in famiglia. Si possono gustare in vari modi, la mia ricetta è la pettola classica, ma in varie zone della Puglia le pettole vengono farcite in vari modi dal salato al dolce (nei “Consigli”▼ ne troverete alcune). Infine, 100 grammi di pettole, fritte nell’olio di semi, apportano circa 400 calorie.
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Difficoltà: bassa
Cottura: 20 minuti
Preparazione: 20 minuti*
Costo piatto: basso
Dosi: 6 persone
* + 2 ore circa, tempo di lievitazione
INGREDIENTI PER 6 PERSONE
• 400 g di farina 00,
• 320 ml di acqua tiepida (di rubinetto),
• 7 g di lievito di birra disidratato (1 cubetto di lievito di birra fresco),
* Potete friggere le vostre pettole anche con olio d’oliva.
UTENSILI UTILIZZATI
• recipiente grande,
• pentolino,
• pellicola da cucina,
• varie posate.
COME PREPARARE LE PETTOLE
• In un recipiente grande aprite a fontana la farina e aggiungete, al centro, il lievito disidratato (se utilizzate il lievito fresco, scioglietelo nell’acqua tiepida).
• Aggiungete, poco per volta, l’acqua tiepida ed iniziate a mescolare con la forchetta, con movimenti dal basso verso l’alto. Aggiungete dunque il sale, continuando sempre a mescolare.
• Impastate prima con la forchetta e quando gli ingredienti saranno ben amalgamati, impastate con le mani. Impastate per circa 10-15 minuti ed energicamente in modo da far incorporare l’aria.
• L’impasto dev’essere molto morbido ed appiccicoso.
• Coprite con la pellicola da cucina e fare lievitare per almeno 2 ore o fino al raddoppio del volume, in luogo asciutto. Per velocizzare la lievitazione, potete far lievitare in forno chiuso con la luce accesa.
• Trascorso il tempo necessario, togliete la pellicola e iniziate la preparazione delle pettole. Se volete potete ora farcire l’impasto, scoprite come nei “Consigli” ▼.
• Mettete a scaldare, a fuoco medio, abbondante olio nel pentolino e appena sarà ben caldo, aiutandovi con due cucchiai (o con le mani) prendete un po di impasto ed immergetelo nell’olio ben caldo.
• Fate friggere, poche pettole per volta, fino a doratura, rigirando spesso. L’importante è che siano fragranti fuori e morbide dentro.
• Le pettole devono essere piccole sfere irregolari di pasta lievitata e fritte in olio bollente.
• Servite calde o tiepide.

• Per formare le pettole con le mani è necessaria una certa manualità. Dovete prelevare un po di impasto con la mano sinistra, stringere il pungo e far fuoriuscire una piccola parte, poi con la mano destra si deve staccare la pallina e buttarla nell’olio caldo. Io preferisco utilizzare i cucchiai perchè evito di sporcarmi troppo le mani.
• Tradizionalmente ci sono vari modi di farcire le pettole. C’è chi inserisce all’interno di ogni frittella un’acciuga sott’olio, chi invece sceglie di insaporire l’impasto con cappperi, pomodorini o acciughe. Ovviamente questo procedimento dev’essere effettuato a impasto crudo.
• Se ancora calde, le intingete nello zucchero semolato, diventeranno dolci e gustose. Da non confondere con le pettole dolci.
• Potete conservarle in un luogo fresco ed asciutto per massimo 1 giorno oppure chiuse in un recipiente (a temperatura ambiente) con chiusura ermetica per massimo 2 giorni e riscaldarle prima di servirle.
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